L'onorevole Barbara Saltamartini e
il senatore Valeria Alessandrini (Lega) hanno depositato quattro
emendamenti al decreto Rilancio per impegnare il Governo a
sostenere i Comuni ad affrontare le conseguenze economiche della
pandemia, in particolare quelli che si trovano in stato di
dissesto finanziario come nel caso di Terni.
"I comuni sono in affanno, seppur siano stati i primi a
sopperire alle carenze di un governo fallimentare che li ha
lasciati soli ad affrontare l'emergenza Covid soprattutto dal
punto di vista economico" spiega l'onorevole Saltamartini. "In
tal senso, insieme al senatore Valeria Alessandrini che sul tema
aveva già presentato un'interrogazione parlamentare - aggiunge
-, riteniamo sia opportuno e doveroso intervenire a modificare
il decreto Rilancio, dove sono previsti al momento solo 3,5
miliardi di euro per i comuni. Serve ampliare il fondo previsto,
e sostenere economicamente gli enti locali in stato di dissesto
finanziario. Sono proprio questi ultimi infatti a risultare in
maggiore sofferenza a seguito di interventi sulla riduzione
della tassazione locale, in particolare Tosap e Tari, adottati,
come nel caso del Comune di Terni, per far fronte ai problemi
economici che imprese e famiglie hanno avuto a causa
all'emergenza covid". Per questo sono stati elaborati i quattro
emendamenti che, spiegano Saltamartini e Alessandrini, "andranno
nella direzione di sostenere i comuni sopra i 100 mila abitanti
in stato di dissesto economico, affinché alle minori entrate
derivanti dai provvedimenti intrapresi sulla riduzione della
tassazione locale, corrisponda maggior sostegno da parte dello
Stato, evitando così che le amministrazioni siano messe nella
condizione di dover tagliare i servizi essenziali per cittadini,
famiglie e imprese pur di rientrare nei piani previsti dal
ministero dell'Interno".
"Gli emendamenti sono stati già depositati in seno alla
commissione bilancio - concludono le rappresentanti leghiste -
ci auguriamo che oltre alle chiacchiere e alle promesse di aiuto
di Conte ai comuni, da questo governo arrivino anche i fatti che
saranno misurati a partire dalla volontà o meno di approvare i
nostri emendamenti".
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