"A Norcia la didattica a
distanza poteva essere evitata, considerando anche la difficoltà
in cui si trovano molti studenti che quattro anni dopo il
terremoto sono ancora costretti a vivere nelle casette Sae": a
dirlo all'ANSA è Rosella Tonti, la dirigente scolastica
dell'istituto omnicomprensivo "De Gasperi-Battaglia",
commentando l'ordinanza della Regione Umbria che impone, fino al
14 novembre, la didattica a distanza per il 50% degli alunni
delle superiori nell'ottica di contenere il propagarsi del
Covid.
"Nel nostro istituto, inaugurato proprio con l'inizio
dell'anno scolastico dal presidente del Consiglio, Giuseppe
Conte - ricorda Tonti - ospitiamo circa 215 studenti ed essendo
una scuola di montagna non abbiamo problemi legati ai trasporti
troppo affollati, per questo dico che il provvedimento regionale
avrebbe dovuto tenere in considerazioni di alcune singole realtà
come, appunto, la nostra. Gli studenti di questo territorio già
lamentano tanti disagi, la didattica a distanza per molti di
loro è un ostacolo in più".
Intanto la dirigente ha redatto il nuovo orario scolastico
che prevede per le prime e seconde classi quattro giorni di
lezioni a distanza e due in presenza, mentre per le terze,
quarte e quinte l'esatto contrario: quattro giorni in presenza e
due a distanza.
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