A Giove, una delle due ex
zone rosse dell'Umbria, gli studenti della scuola primaria e
secondaria possono fare lezione in luoghi dai nomi suggestivi,
come 'l'orto degli smemorati' o 'la piazza dei 100 tramonti',
oppure accanto ad una chiesa o ad un castello. A renderlo
possibile un'iniziativa promossa dall'istituto comprensivo, con
l'adesione del Comune, che ha trasformato spazi del paese in
aule all'aperto.
Oggi i ragazzi - una decina in tutto le classi coinvolte -
hanno inaugurato il progetto posizionando dei cartelli
realizzati per indicare i luoghi prescelti. Presente anche il
sindaco, Marco Morresi. "L'amministrazione - spiega l'assessore
comunale alla Scuola, Beatrice Bernardini - ha accolto con
entusiasmo l'iniziativa. Ci è sembrata lungimirante, vista la
sedentarietà a cui sono oggi costretti i nostri ragazzi e tenuto
conto delle raccomandazioni del Comitato tecnico scientifico nel
promuovere attività all'aperto".
Gli alunni hanno anche inoltrato al Comune la richiesta di
realizzare negli stessi spazi pitture e murales. "L'idea di
fondo - proseguono dall'amministrazione - è che il paese e la
scuola siano in dialogo reale e continuo e che sia ben presente
alla comunità la presenza della scuola nel territorio
nell'auspicio di una continua e proficua collaborazione". Negli
spazi i ragazzi potranno svolgere non solo la ricreazione o
l'educazione motoria, ma anche, soprattutto i più piccoli, altre
attività programmate dalle insegnanti.
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