Il Comune di Spoleto ha
presentato oggi un ricorso al Tribunale amministrativo regionale
dell'Umbria chiedendo la sospensione sia dell'ordinanza numero
67, sia degli ordini di servizio adottati dalla Usl Umbria 2 in
relazione alla trasformazione del locale ospedale in struttura
Covid.
L'iniziativa era stata annunciata venerdì scorso dal sindaco
Umberto de Augustinis a seguito della chiusura del pronto
soccorso e - si legge in una nota del Comune - "della quasi
totalità dei servizi del San Matteo degli Infermi fino al 31
gennaio 2021".
Tre i punti contestati. Per quanto riguarda l'ordinanza
67/2020, l'amministrazione considera "violato il principio di
leale collaborazione tra enti e viene denunciata la
contraddittorietà e la carenza di istruttoria rispetto a
precedenti atti di programmazione della Regione, come ad esempio
il Piano di riorganizzazione emergenza Covid - potenziamento
rete ospedaliera', deliberato dalla Giunta regionale nel giugno
scorso". Relativamente invece agli ordini di servizio del
direttore sanitario dell'Usl Umbria 2 viene contestata
"l'incompetenza, ossia l'aver travalicato il contenuto
dispositivo dell'ordinanza della presidente, ampliandone
arbitrariamente la portata, senza avere alcuna competenza in
materia di 'ordinanze d'urgenza', prevedendo quindi la chiusura
del pronto soccorso e l'istituzione del punto di primo
intervento".
"I provvedimenti impugnati - si legge nel ricorso - provocano
gravissime disfunzioni alle prestazioni sanitarie e fortissime
reazioni delle popolazioni interessate, determinando una
situazione di altissima tensione e preoccupazione, con legittime
proteste, contenute in forme legali solo grazie alla civiltà
democratica che caratterizza la comunità spoletina. Circa 2.000
Cittadini, così, hanno denunciato alla procura della Repubblica
l'interruzione del servizio sanitario di prossimità, in
violazione del diritto costituzionale alla tutela della salute,
sancito e protetto pure dalle Convenzioni europee.
L'Amministrazione comunale di Spoleto, molto responsabilmente,
non intende sottrarsi al suo dovere di solidarietà sociale e di
collaborazione istituzionale per quanto riguarda le misure
sanitarie di contrasto alle attuali emergenze Covid".
Il Comune di Spoleto ha quindi chiesto al presidente del Tar
"di concedere misure cautelari proporzionate a contenere i danni
e, al contempo, volte a favorire la positiva soluzione della
questione".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA