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Vescovo Norcia, sentiamo fatica e delusione

Vescovo Norcia, sentiamo fatica e delusione

"Non vogliamo si ripetano più" dice mons. Boccardo

NORCIA (PERUGIA), 30 ottobre 2020, 11:29

Redazione ANSA

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"Quattro anni fanno 1.460 giorni durante i quali sentiamo tutto il peso, la fatica e anche la delusione di cui abbiamo tante volte parlato e che non vogliamo si ripetano più": così l'arcivescovo della diocesi Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo, ricorda il quarto anniversario dalla scossa di terremoto che il 30 ottobre 2016 distrusse Norcia.
    "Stiamo vivendo - ha spiegato il presule - un momento difficile aggravato anche dalla situazione di emergenza sanitaria legata al Covid-19 che si prolunga nel tempo. Mi sembra che risuoni particolarmente attuale e urgente in questa circostanza il monito di Papa Francesco: più grave della pandemia, e io aggiungo più grave del terremoto, sarebbe soltanto l'incapacità di cogliere un messaggio che ci portano: quello di una vita seria in grado di valorizzare ciò che è essenziale, capace di ricominciare sempre di nuovo. Inutile piangersi addosso e moltiplicare le lamentazioni. È ora invece - ha detto ancora mons. Boccardo - di dare una svolta all'esistenza e riempirla di cose nuove e valide che illuminino la mente e che riscaldino il cuore. Io credo che questo anniversario, debba spingerci tutti a una profonda revisione di vita".
    "Siamo sollecitati a questo anche dalla pandemia - ha spiegato monsignor Boccardo - che torna a farci sperimentare la fragilità, la trepidazione e l'incertezza del futuro. Fissiamo la nostra attenzione sulle cose essenziali, lasciamoci guidare da questa sapienza naturale di credenti che lo Spirito di Dio infonde nei nostri cuori e dalla ricerca di cose grandi, capaci di dare senso e rendere feconda la nostra vita".
   

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