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Ex A. Merloni: dichiarato fallimento della Indelfab (ex JP)

Ex A. Merloni: dichiarato fallimento della Indelfab (ex JP)

Nominati 3 curatori fallimentari. Rischio ecatombe occupazionale

FABRIANO, 01 dicembre 2020, 18:49

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Dichiarata fallita la Indelfab di Fabriano (Ancona), ex JP Industries che aveva acquisito i comparti del 'bianco' dell'Antonio Merloni elettrodomestici.
    Questa la decisione del tribunale di Ancona, sezione Fallimentare, attraverso il giudice delegato Giuliana Filippello che ha rigettato la richiesta di concordato liquidatorio presentato il 30 settembre scorso e fissando l'udienza per il 18 marzo del prossimo anno. Nominati anche i tre curatori fallimentari: Simona Romagnoli, Sabrina Salati e Luca Cortellucci.
    Per i lavoratori, attualmente in cassa integrazione per cessazione fino al prossimo 15 maggio, con ulteriori possibili altri sei mesi di proroga, si apre il baratro del licenziamento.
    Vale a dire, l'apertura della procedura di mobilità con due anni di Naspi per l'intera forza lavoro: 294 a Fabriano (3 quadri, 27 impiegati, 264 operai di cui 90 lavoratori nello stabilimento del Maragone e 204 in quello di Santa Maria) e 272 a Gaifana in Umbria (11 impiegati e 261 operai).
    "È una notizia disastrosa per le lavoratrici, i lavoratori ed il territorio tutto, - commenta Pierpaolo Pullini della segreteria Fiom Ancona e responsabile per il distretto economico di Fabriano - nel momento in cui si stava cercando di costruire percorsi per il rilancio e la salvaguardia occupazionale.
    Anziché agire in maniera unilaterale, l'azienda avrebbe dovuto confrontarsi con le organizzazioni sindacali e condividere il percorso, nell'interesse delle persone. Dopo aver respinto il concordato ad inizio anno, - ricorda - anche questa nuova istanza della Indelfab viene rigettata, a dimostrazione che le scelte fatte non erano quelle corrette, come da noi più volte dichiarato". La Fiom fa appello a tutte le Istituzioni "affinché le lavoratrici e i lavoratori non siano lasciati soli, a cominciare dalla possibilità di utilizzo di tutta la cassa per cessazione. Se veramente esistono progetti o proposte, è il momento di renderle esplicite, ora".
   

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