E' un Natale amaro quello che attende i 139 lavoratori della Treofan di Terni, tornati a manifestare contro i licenziamenti annunciati dalla multinazionale Jindal, a 47 giorni dalla messa in liquidazione della società. Dopo un presidio davanti ai cancelli della fabbrica, i dipendenti dell'azienda del polo chimico hanno bloccato per circa un quarto d'ora via Narni, sempre di fronte all'ingresso dello stabilimento, per sensibilizzare anche la cittadinanza rispetto allo loro protesta. Colpi di clacson sono partiti dagli automobilisti in fila in segno di solidarietà.
"Ci hanno fatto un regalo bellissimo per Natale, un bel pacchetto: tutti licenziati" hanno detto ironicamente i rappresentanti delle rsu prendendo la parola durante la manifestazione. "La nostra è un'azienda sul territorio da 50 anni, che ha fatto lavorare tante famiglie del territorio, dateci una mano anche voi" hanno continuato rivolgendosi sempre ai cittadini.
Dopo che, nel corso dell'ultimo incontro, il liquidatore dell'azienda ha confermato il mandato per il licenziamento di tutti i lavoratori, i sindacati attendono la convocazione di un nuovo incontro al Mise, per il quale è stata presentata una richiesta da parte delle segreterie nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uilca Uil.
Al presidio di questa mattina erano presenti anche il sindaco di Terni, Leonardo Latini, quello di Narni Francesco De Rebotti, i parlamentari Valeria Alessandrini (Lega) e Walter Verini (Pd) e il consigliere regionale della Lega Daniele Carissimi. Latini ha annunciato di aver scritto alla Regione Puglia per chiedere chiarimenti rispetto ai finanziamenti concessi a Jindal per lo stabilimento di Brindisi.
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