"Il virus, che divide i
malati dalle famiglie, rafforza anche le disuguaglianze che
purtroppo ancora esistono nel diritto alle cure e alla salute
delle persone meno fortunate, che non hanno nessuno e niente su
cui contare. Per questo, invito le autorità politiche e civili a
fissare nella loro agenda in questo anno l'impegno di assicurare
ad ogni malato del mondo le cure a cui ha diritto": a dirlo è la
madre priora del monastero Santa Rita di Cascia, suor Maria Rosa
Bernardinis, alla vigilia della Giornata mondiale del malato.
Per la quale, stasera, le monache agostiniane reciteranno una
preghiera davanti all'urna della santa degli "Impossibili".
"Al personale medico e sanitario, ai volontari, a quanti
vivono e operano accanto ai malati - afferma la religiosa -
chiedo di non stancarsi mai di essere sorelle e fratelli,
genitori e amici di coloro che assistono, perché avere al
proprio fianco una persona, oltre il camice, vuol dire, insieme
alle cure mediche, avere il dono di una medicina fondamentale e
reciproca. La pandemia ci sta mostrando quanto sia necessario
l'aspetto umano nella sanità, vicino a quello professionale".
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