"Nella lotta al coronavirus e alle
sue varianti non bastano le terapie intensive, non bastano i
reparti e gli hotel Covid, ma servono le cure domiciliari per
cercare di non intasare le terapie intensive": lo ha detto
l'assessore umbro alla Sanità Luca Coletto durante
l'aggiornamento sullo scenario legato all'emergenza sanitaria in
Umbria. E ad ora, ha aggiunto, "le uniche cure domiciliari che
sono arrivate dal Ministero sono il paracetamolo e il cortisone.
Mi pare abbastanza limitata come cura".
Una questione, quella delle cure domiciliari, che per
l'assessore "passa sempre inosservata e nessuno sostiene".
Coletto ha ricordato a riguardo le affermazioni di un
epidemiologo israeliano "che ha sottolineato questa questione".
"Noi ci fermiamo - ha proseguito - ai dati delle terapie
intensive e dei reparti Covid, ma questi sono la coda della
pandemia".
Secondo l'assessore pertanto "si deve intervenire prima".
"Servono vaccini - ha sollecitato - e decisioni certe da parte
di Aifa che, ricordo, ha rifiutato dosi di monoclonali che
avrebbero potuto salvare delle vite o quanto meno non intasare
terapie intensive e reparti".
"Forse - ha concluso Coletto - con i milioni che abbiamo speso
per i banchi da competizione potevamo comperare vaccini".
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