Se fare zona rossa tutta l'Umbria
"lo dirà il comitato tecnico, perché queste non sono scelte
politiche ma strategiche legate ad esiti tecnici". Lo ha detto
l'assessore alla Sanità della Regione Umbria Luca Coletto
durante l'aggiornamento sull'andamento della pandemia con il
Nucleo epidemiologico regionale. Un quadro definito "complesso".
Dal rapporto settimanale, infatti, emerge anche che
l'incidenza dei casi di positività, maggiore nelle aree dal
Trasimeno e verso il perugino e folignate, stanno ora piano
piano scendendo verso sud, interessando anche l'assisano, lo
spoletino con la Valnerina e l'orvietano.
"Se mettere anche altre aree in zona rossa significa salvare
delle vite dall'infezione perché no" ha commentato Coletto. "Di
politico qua come scelta c'è poco - ha aggiunto -, vanno fatte
solo delle valutazioni tecniche".
Il Nucleo epidemiologico ha poi evidenziato che al momento
"sono più le persone che si ammalano di quelle che guariscono e
quindi c'è un andamento in salita piuttosto lineare per gli
attualmente positivi".
C'è poi "un andamento diverso dei ricoveri sia ordinari che di
terapia intensiva rispetto all'ondata precedente, visto che ora
- è stato detto - si toccano picchi abbastanza elevati, più alti
di quando c'erano il doppio dei casi di ora". Per il Nucleo
epidemiologico questo sta ad indicare che "c'è qualcosa di più
aggressivo, anche se avere dei cluster ospedalieri potrebbe
inquinare il dato".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA