"Spero che Dio
ci aiuti a superare questa crisi, ma qui servono denari
freschi": è quanto ha detto lo chef Gianfranco Vissani,
partecipando a Città della Pieve al sit-in di sensibilizzazione
sulla crisi della ristorazione a causa dell'emergenza Covid,
organizzato alle porte della residenza del presidente del
Consiglio, Mario Draghi.
"Hanno autorizzato a fare ristorazione all'aperto, ma come si
fa a mangiare fuori con questo freddo?", si è domandato il
maestro della cucina italiana. "Dobbiamo riaprire i nostri
ristoranti - ha aggiunto -, magari aumentiamo le distanze,
mettiamo il vetro a separare i clienti, ma dobbiamo riaprire".
"Nel mio ristorante - ha raccontato Vissani ai giornalisti -
abbiamo acquistato dei macchinari certificati dalla Nasa che ti
creano una bolla attorno e quindi se hai il virus non lo
trasmetti e te lo riporti fuori con te".
Lo chef ha annunciato poi di essersi vaccinato ieri. "Ho fatto
il Pfizer - ha detto - e sempre ieri mi sono fatto anche il
tampone e il test sierologico, ringraziando Dio non ho mai
contratto il Covid in questi mesi". E poi, forse per scherzare o
provocatoriamente, ha riportato una teoria circolata soprattutto
sul web in questo anno pandemico. "Mi dicono che il fumo
protegga dal virus", ha sostenuto davanti alle telecamere,
accendendosi una sigaretta.
Alla domanda su quando riaprirà Casa Vissani, il ristorante
che ha sul lago di Corbara, vicino a Orvieto, ha risposto di non
saperlo. "Ma in questi mesi di chiusura abbiamo perso almeno 2
milioni di euro", ha sottolineato Vissani.
Infine, la ricetta dello chef per fronteggiare economicamente
la crisi: "L'Unione europea doveva tagliare il debito pubblico e
la Bce stampare soldi".
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