"Auspichiamo che l'Europa, il
nostro Governo, la nostra Regione e le Organizzazioni
internazionali possano intervenire urgentemente e fare tutto
quanto possibile per arginare la grave crisi umanitaria in atto,
assicurando la tutela dei diritti delle donne, dei minori e
delle minori, e dei soggetti deboli afghani". E' la
sollecitazione del Centro regionale Pari opportunità della
Regione Umbria espressa in una lettera aperta al presidente del
Consiglio dei ministri, al ministro per le Pari opportunità e ai
presidenti della Regione Umbria e dell'Assemblea legislativa
dell'Umbria.
"La situazione creatasi in Afghanistan dopo il ritorno al potere
dei talebani, che vede abbandonati ad un tragico destino i
soggetti più deboli della società afghana, donne e bambini, non
può essere ignorata e impone urgenti interventi umanitari", si
legge nel testo.
"Il Centro Pari opportunità della Regione Umbria, impegnato da
sempre nella tutela e nella promozione dei diritti delle donne,
intende farsi promotore di ogni iniziativa utile a garantire
che, nella drammatica situazione afgana, siano difesi e
garantiti i diritti umani di donne, bambine e bambini. Per
questo motivo - prosegue il messaggio - aderiamo convintamente e
condividiamo l'appello della Conferenza nazionale degli
Organismi di Parità.
"Dopo la mobilitazione del Governo per far rientrare i
connazionali e i collaboratori esposti ad altissimi rischi di
ritorsione, è il tempo di fare la differenza - questo un
passaggio dell'appello - per attivare tutti gli strumenti
istituzionali, politici e diplomatici per un piano di corridoi
umanitari e di accoglienza che limiti la crisi umanitaria in
atto in particolare per donne e bambine, già oggetto di
predazione.
Verrà il tempo dell'analisi: ora è il tempo dell'emergenza".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA