"I giovani sono il presente prima
del futuro e quando si decide di investire sulle loro capacità,
sulle loro competenze, sulla loro potenzialità è un bel
messaggio che noi mandiamo": è questo, secondo il rettore
dell'Università degli Studi di Perugia, Maurizio Oliviero, il
"faro", il "punto di riferimento" dal quale parte il progetto
'Giovani per la giustizia: l'occasione dell'ufficio del
processo'. Presentato nell'aula Magna di Palazzo Murena, alla
presenza della ministra della Giustizia, Marta Cartabia. Un
progetto che mira al miglioramento dell'efficienza del sistema
giudiziario mediante l'assunzione a tempo determinato di
migliaia di giovani laureati in Giurisprudenza, che andranno ad
affiancare i giudici nello svolgimento delle loro attività.
"Il titolo 'Giovani per la giustizia' rappresenta innanzi
tutto una centralità che noi da alcuni anni abbiamo voluto dare
ai nostri giovani, nel mondo nelle università, in questa
università" ha detto il rettore. "I giovani sono al servizio
della giustizia - ha aggiunto -, perché reclamano giustizia".
A portare il suo contributo, con la sua testimonianza diretta,
una tirocinante presso la Corte d'Appello di Perugia, Caterina
d'Alessandro.
"Questa - ha detto la ministra Cartabia - è una città davvero
ricca di storia, lo è nelle sue vie, lo è nei suoi palazzi, lo è
perché questa Università ha una magnifica storia. Anche la
giustizia italiana è una giustizia che vanta una storia molto
nobile, molto antica, molto ricca di cultura e di profondità.
Una storia gloriosa di cui andare fieri".
"Oggi, 31 anni fa, un giovane magistrato che cercava di
praticare giustizia, Rosario Livatino, veniva ucciso - ha
ricordato il procuratore generale Sergio Sottani -. Spesso
l'immagine della magistratura, che sta raggiungendo i livelli
più bassi di credibilità, dimentica lo sforzo di tanti giovani,
eppure il lavoro di magistrato è un lavoro particolarmente
qualificato e privo di staff. L'ufficio del processo cerca di
intervenire perché parte dal presupposto che non è il giudice un
singolo fabbricatore di decisioni ma è il realizzatore, con
tutto il genio e la capacità, di un lavoro di squadra".
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