"Dobbiamo guardare alle
parole, alla testimonianza e allo spirito di Francesco per
ripartire, per tornare a crescere, per sanare le ferite
economiche e sociali che il Covid ha prodotto ovunque. Non
possiamo tornare a come eravamo prima. Vogliamo e dobbiamo
diventare migliori di prima": lo ha detto Marina Sereni, vice
ministra degli Affari Esteri, durante il suo intervento dalla
loggia del Sacro Convento di Assisi.
"Dobbiamo partire dagli ultimi, combattere le diseguaglianze,
sconfiggere la fame, garantire l'educazione ai bambini e alle
bambine, colmare il divario tra ricchi e poveri, agire sulle
radici profonde della violenza e dei conflitti", ha aggiunto.
Sereni ha quindi sottolineato che "dobbiamo fare pace con la
natura, rispettare la bellezza del Creato, scoprire che si può
generare lavoro buono e ricchezza senza distruggere il pianeta".
"Proprio in questi giorni - ha proseguito - dai giovani di tutto
il mondo riuniti a Milano è venuta una domanda alta, forte: non
ci sono alternative, dobbiamo fermare il riscaldamento globale,
imboccare la strada della transizione ecologica, produrre e
consumare in modo sostenibile. Sono queste le sfide che il mondo
intero deve affrontare e che l'Italia ha messo al centro della
presidenza del G20 e della copresidenza con il Regno Unito della
Cop26 sul clima. Siamo impegnati perché́ questi grandi eventi
internazionali producano risultati concreti, diano risposte
efficaci, nel segno dell'equità̀ e della sostenibilità".
"D'altra parte - ha affermato Sereni - sono le stesse sfide
che anche la nostra comunità̀ è chiamata a vincere con il Piano
nazionale di ripresa e resilienza. Risorse importanti che
l'Europa ha messo a disposizione per investire sull'innovazione,
sull'economia verde, sui talenti femminili, sui giovani,
sull'inclusione e il riequilibrio tra nord e sud, tra centri e
periferie".
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