Sciopero e
presidio dei circa 40 lavoratori della Industria Umbria Spa (ex
Fisadorelli) di Città di Castello, storica azienda del settore
cartotecnico dell'Alta Valle del Tevere, che ha deciso di
chiudere la sede aziendale e spostare la produzione a Fossato di
Vico, località sempre in provincia di Perugia, ma distante
almeno un'ora di macchina dalla città tifernate. Da gennaio 2021
quindi i dipendenti si troveranno nelle condizioni di dover
scegliere tra il trasferimento e la perdita del posto di lavoro.
"A fronte della totale indisponibilità al confronto da parte
aziendale" - riferisce la Cgil - i lavoratori e i loro
sindacati, Slc Cgil e Fistel Cisl, hanno deciso di scioperare.
Uno sciopero di 16 ore, iniziato lunedì, che ha visto
un'adesione totale dei dipendenti. La protesta è stata inoltre
resa visibile con un presidio davanti ai cancelli, al quale oggi
è intervenuto anche il neoeletto sindaco di Città di Castello,
Luca Secondi, che ha portato la propria solidarietà e quella
della sottosegretaria allo Sviluppo Economico, Anna Ascani,
raggiunta telefonicamente.
"Va sottolineato che questa azienda non è assolutamente in
crisi, anzi - hanno spiegato i delegati e i rappresentanti
sindacali nel corso della protesta - tanto è vero che fino a
sabato si stavano facendo gli straordinari".
Quello che lavoratori e sindacati chiedono è aprire un
confronto per arrivare a soluzioni diverse dalla chiusura della
storica sede tifernate.
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