"È tempo che come Chiesa
e come umanità prendiamo coscienza che i poveri ci sono e non
possono essere lo scarto dell'umanità. Dal punto di vista del
Vangelo e di Francesco che lo ha incarnato, i poveri devono
stare al cuore dei nostri pensieri e anche delle nostre
iniziative, dei nostri atteggiamenti e di una politica e di una
economia che si deve ristrutturare in funzione degli ultimi":
così il vescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino, al
termine della visita di Papa Francesco che nella Basilica di
Santa Maria degli Angeli dove ha incontrato un gruppo di 500
poveri provenienti dall'Umbria e da diverse parti dell'Europa.
"È una occasione - ha aggiunto - per riflettere su tutto questo
e per prendere poi decisioni conseguenti".
"Assisi non è una città come le altre - ha sottolineato il
vescovo facendo riferimento a quanto detto in mattinata da Papa
Francesco - non per merito nostro, ma perché qualcuno (San
Francesco - ndr) ad Assisi ha preso sul serio il Vangelo.
Sarebbe ora che lo seguissimo".
L'incontro con i poveri - ricorda la diocesi - è partito
dall'associazione francese "Fratello" che già lo scorso anno
aveva chiesto al Papa di poterlo vedere ad Assisi in occasione
di "Economy of Francesco". "La pandemia - ha aggiunto monsignor
Sorrentino - ha fatto saltare tutto mentre quest'anno siamo
riusciti ad essere qui. Ora ci auguriamo che l'anno prossimo
quando, se tutto andrà bene, dovremmo avere l'evento mondiale di
Economy qui in Assisi anche con la presenza del Santo Padre
questo forte appello al cambiamento che parte dai poveri possa
davvero prendere forma".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA