Ha accolto la decisione sulla sua
liberazione anticipata svolgendo i soliti compiti di volontario
e "vorrebbe essere solo dimenticato" Rudy Guede, al quale il
magistrato di sorveglianza di Viterbo ha accordato altri 45
giorni di anticipo sul fine pena relativo alla condanna per
l'omicidio di Meredith Kercher facendolo tornare subito anche
formalmente libero.
L' ivoriano da poco meno di un anno è affidato ai servizi
sociali e non deve più tornare nel carcere Mammagialla dove ha
scontato gran parte dei 16 anni di reclusione che gli sono stati
inflitti per il delitto di Perugia al quale si è sempre
proclamato estraneo.
"Purtroppo sono molte le emittenti e le testate che chiedono
di intervistare Rudy. Dico purtroppo perché Rudy non è una star
e dopo 14 anni vorrebbe essere dimenticato" ha detto rispondendo
all'ANSA il professor Claudio Mariani, che insegna al Centro
studi criminologici di Viterbo e ha seguito Guede in tutto il
suo percorso detentivo. "Su ogni storia - aggiunge - prima o poi
dovrebbe calare il sipario. Rudy la mattina alle 8 prende
servizio come volontario alla mensa della Caritas e il
pomeriggio lavora nella biblioteca del nostro centro studi per
mantenersi. Non c'è più altro da aggiungere a questa storia
eccetto il fatto che la vita di una giovane ragazza inglese è
stata stroncata e dalla sua famiglia abbiamo potuto imparare la
grande dignità e il valore del silenzio. Anche per questo oggi
Rudy vorrebbe continuare a adoperarsi per il prossimo, lavorare
e soprattutto rimanere in silenzio".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA