Compirà 50 anni lunedì ma, nonostante le nuove norme sull'obbligo di vaccinazione, è ancora intenzionato a non vaccinarsi Gianfranco Pigozzi, il docente di arte "no Green pass" di Orvieto sospeso dal lavoro e dallo stipendio dal 28 settembre scorso. Dal primo febbraio il professore rischia anche la sanzione prevista per tutti gli ultracinquantenni non vaccinati, ma questo non lo spaventa. "Ho perso già migliaia di euro da settembre ad oggi, non mi fa paura una multa da 100 euro" spiega all'ANSA.
Pigozzi, tra l'altro, contesta giuridicamente il fatto che, "pur trattandosi di un obbligo, chi si vaccina debba firmare un consenso informato in cui dichiara che è lì per sua libera scelta e con il quale deresponsabilizza tutti gli altri da eventuali conseguenze del vaccino". "E' paradossale - prosegue -. Su questo punto si stanno muovendo migliaia di istanze, ma io personalmente non farò alcuna azione giudiziaria".
Quanto ai rischi per la salute, Pigozzi ha le idee chiare. "So quello che rischio - dice -, ma anche chi si vaccina sta rischiando".
Quanto alla sua vita quotidiana, ormai è limitata al minimo indispensabile. "L'Italia è il Paese con più restrizioni possibili - spiega -, io posso solo fare la spesa, prendere l'auto e al massimo un caffè al bar da asporto. Ma chi paga il prezzo sociale più alto - conclude - sono i giovani".
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