È stato rinviato a giudizio il
sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, per le accuse di corruzione
per atto contrario ai doveri d'ufficio, turbata libertà degli
incanti, peculato e falso, nell'ambito dell'inchiesta
sull'autorizzazione concessa alla "Banca di credito cooperativo
Spello e Bettona" di installare un container a Norcia così da
aprire un proprio sportello subito dopo il sisma del 2016.
Oltre ad Alemanno, davanti ai giudici del tribunale di Spoleto,
il 19 gennaio 2023 si dovranno presentare anche l'allora
direttore generale della Bcc, Maurizio Del Savio, l'attuale dg
Maurizio Carnevale e l'allora responsabile dell'area
economico-finanziaria del Comune, Loretta Marucci.
L'indagine aveva preso avvio a seguito della concessione
all'istituto bancario di aprire una sede sul territorio comunale
di Norcia. Autorizzazione che secondo la procura sarebbe stata
"illegittima" e avrebbe permesso alla stessa Bcc di "accedere al
bando per la tesoreria del Comune dal 2017 al 2021".
Per il sindaco le accuse riconducono, invece, all'apertura di
"un conto corrente inattivo e privo di accrediti ad esclusione
della concessione da parte della banca di un fido di 10 mila
euro con un taeg del 4,06%". Un tasso che per i magistrati viene
ritenuto di "favore".
Nell'inchiesta emerge anche "la proroga del fido temporaneo di
conto corrente di 50 mila euro" a favore dell'allora società di
cui era amministratore lo stesso Alemanno. Infine, al sindaco
viene contestato anche "l'uso per fini non istituzionali"
dell'auto di servizio del Comune.
Sull'intera vicenda si è già espressa la procura regionale della
Corte dei conti, archiviando il procedimento a carico del
sindaco.
Alemanno ha ribadito la sua "estraneità ai fatti contestati".
"Sarò in grado di dimostrare la correttezza del mio operato", ha
detto.
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