"A chi la sta fomentando
e avviando, con conseguenze che possono essere terribili,
gridiamo, in nome di Dio, dell'umanità e del buon senso,
fermatevi!": è l'appello della comunità cittadina e di quella
ecclesiale di Assisi, "custodi del messaggio di pace di San
Francesco e Santa Chiara".
"Vogliamo farci voce innanzitutto delle vittime che la guerra
non la scelgono ma la subiscono e vogliamo farci eco delle
parole di Papa Francesco che, rivolgendosi 'a tutti, credenti e
non credenti', ha richiamato l'insegnamento di Gesù "beati i
costruttori di pace'" affermano il vescovo monsignor Domenico
Sorrentino, il sindaco Stefania Proietti, il custode del Sacro
Convento fra Marco Moroni e altre componenti della Chiesa
locale.
"Chiediamo a tutte le forze in campo di rinunciare all'uso
della forza e di ritornare al tavolo del dialogo e del
negoziato, a ridare la parola alla diplomazia e alla politica
che, per sua stessa natura, deve essere sempre al servizio del
bene" affermano le comunità di Assisi. "Ci rivolgiamo alle
Nazioni unite - si legge in un loro documento congiunto - che
nasce proprio per 'salvare le future generazioni dal flagello
della guerra' affinché torni a esercitare un ruolo centrale in
questa crisi. Per riproporre questi valori primari, presso le
sedi comunali di Assisi sarà esposta la bandiera della pace: sia
un segno per tutti, cittadini, pellegrini e turisti".
La Diocesi, da parte sua, invita i fedeli alla "preghiera
costante".
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