"La decisione assunta
dall'Amministrazione comunale di Gubbio deve essere rispettata
perché è il frutto di una scelta democratica, condivisa e
consapevole, messa in campo a tutela dei cittadini e a
salvaguardia dell'ambiente, della salute e dello sviluppo della
città": lo dichiara il consigliere regionale PD Fabio Paparelli.
"Attivarsi per un supplemento di cautela che passa attraverso un
giudizio di correttezza espresso dal Tar, in merito al
provvedimento della Regione che ha autorizzato le cementerie a
bruciare fino a 50 mila tonnellate di combustibile solido
secondario (Css) - aggiunge - è una decisione assunta
responsabilmente a tutela di tutti e non rappresenta di certo un
gesto ostile o preconcetto".
"Tanto più - afferma Paparelli in una nota - se pensiamo ad un
settore molto attenzionato come quello dei rifiuti, sul quale la
Regione Umbria continua a fare scelte discutibili, a partire dal
piano recentemente presentato, che riporta indietro le lancette
di almeno 20 anni. Stupiscono per questo le dichiarazioni
dell'assessore regionale allo Sviluppo economico, Michele
Fioroni perché invece di occuparsi delle crisi aziendali che
investono anche quel territorio, che non si risolvono
strutturalmente trasformando delle attività produttive in
imprese di smaltimento di rifiuti, egli tenta di gettare
preventivamente la croce addosso a chi, dentro le istituzioni,
lavora ogni giorno con la schiena dritta, cercando di fare
l'interesse esclusivo della propria comunità di cittadini.
Questa Giunta regionale faccia lo stesso - conclude Paparelli -,
curando prioritariamente gli interessi pubblici attraverso una
seria e innovativa programmazione del ciclo dei rifiuti, sul
versante della sanità e dei trasporti, invece che difendere o
garantire interessi privati".
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