"Dio protegga il nostro
popolo e ai miei due nipotini gemelli, nati una settimana fa,
auguro di crescere nella pace": a dirlo è padre Taras Maksymiv,
sacerdote ucraino di 31 anni, da quattro a Foligno come vice
parroco della cattedrale di San Feliciano e cappellano della
comunità ucraina. "Stiamo provando un grande dolore per quello
che sta accadendo nel mio Paese" racconta all'ANSA.
"Le donne, arrivate in Italia per lavorare tanti anni fa -
afferma padre Taras -, stanno soffrendo molto per i loro
famigliari lontani".
Anche il sacerdote ha in Ucraina parte della sua famiglia, il
papà e la sorella che ha appena partorito i due gemellini.
"Giovedì - racconta ancora - subito dopo i primi bombardamenti è
fuggita dalla città di Ivano Frankivsk per trovare riparo in
piccolo paese lontano dove la guerra non è ancora arrivata e
speriamo non arrivi".
Il giovane sacerdote dice, inoltre, di "aver apprezzato il
gesto odierno di Papa Francesco di recarsi presso l'ambasciata
russa presso la Santa Sede per chiedere di interrompere subito
la guerra". "Ma voglio dire grazie - conclude - a tutti gli
italiani che in questo momento così difficile stanno vicini al
popolo ucraino, i tanti messaggi che mi stanno giungendo in
queste ore mi danno ma forza per andare avanti".
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