Anche i maschi sono sempre più
colpiti dai disturbi del comportamento alimentare dai quali
"fino a dieci anni fa erano indenni" mentre ora nella fascia
adolescenziale sono il 20 %. A rilevarlo è la psichiatra e
psicoterapeuta Laura Dalla Ragione secondo la quale
"probabilmente tra dieci anni non sarà più un disturbo di
genere". "Il motivo di questo interessamento del mondo maschile
è collegato al cambiamento del rapporto con il corpo dei
ragazzi, anche per loro diventato teatro del disagio" aggiunge
parlando con l'ANSA.
"Tra il 2020 e il 2021 - ha spiegato Dalla Ragione - gli
accessi alle strutture di cura territoriali e ospedaliere dei
ragazzi è aumentato di quattro volte. Probabilmente il lockdown
ha fatto emergere una sofferenza più nascosta, quella maschile".
Per la direttrice della Rete disturbi comportamento alimentare
dell'Usl Umbria 1 e presidente della Società italiana
riabilitazione disturbi del comportamento alimentare e del peso
"la fascia più colpita rimane ancora quella tra 12 e 25 anni".
"Ma in questo momento l'area - sottolinea - si è molto
allargata, con esordi precoci di bambini di 8-9 anni e persone
adulte di 40 -50 anni che si ammalano per la prima volta. In un
certo senso si tratta di forme nuove di depressione che possono
colpire tutti, indistintamente dal livello sociale e culturale.
I Dca possono colpire tutti, sono patologie globalizzate, cioè
si diffondono a macchia d'olio appena si diffondono certi stili
di vita e certi modelli culturali . Ma non dobbiamo
fraintenderne l'origine. L'attenzione estrema all'immagine
corporea, il culto della magrezza non sono 'la causa' dei
disturbi alimentari. La loro funzione sembra soprattutto di
suggerire la strada attraverso la quale un malessere più
profondo, grave, strutturale si esprime e cerca una sua
risoluzione. E' una grande paura di vivere e la sensazione di
non essere adatti a questo mondo che pervade la vita delle tante
persone , che entrano nella strada dei Disturbi alimentari".
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