"Con l'approvazione del piano industriale per il rilancio dell'aeroporto San Francesco, e del voto favorevole alla legge in Assemblea regionale che ne definisce la sostenibilità, si consolida la visione della presidente Donatella Tesei e della Lega di una regione Umbria accessibile, collegata al suo interno e verso il mondo esterno, dove l'aeroporto mantiene il proprio valore di asset strategico": a sostenerlo sono la vicepresidente dell'Assemblea legislativa Paola Fioroni, Lega, insieme al capogruppo del partito Stefano Pastorelli. "Un volano per l'economia ed il turismo, un ponte con il resto del mondo - affermano Fioroni e Pastorelli in una nota - questo dovrà essere sempre più uno scalo aeroportuale che si candida finalmente a diventare una concreta alternativa per il centro Italia dopo essere stato per troppo a lungo uno sperpero di fondi pubblici a causa dell'assenza di visione strategica da parte dei governi regionali di sinistra a guida Partito democratico. La giunta Tesei ha ricapitalizzato, ripianato i debiti e ritessuto un dialogo con i soci aprendosi al futuro con aspettative alte riguardo l'intermodalità e il coinvolgimento di tutto il territorio da nord a sud. Una visione strategica che si completa con il nodo di Perugia, altro esempio di quanto le giunte di sinistra abbiano avuto la tendenza ad aspettare piuttosto che a risolvere i problemi. Anche questo progetto grazie al nuovo governo regionale di centrodestra, sta per assumere concretezza, andando a risolvere le problematiche di viabilità che insistono sul territorio. Fuori luogo i tentativi del Partito democratico di attestarsi dei meriti dopo quasi 30 anni di fallimenti invece di ammettere gli errori del passato. Come mai la sinistra nostrana prima aveva messo la realizzazione del nodo nel piano regionale dei trasporti, poi lo aveva rinnegato perché in calo di consensi, e poi ora addirittura ne rivendica la primogenitura con riferimento anche ai finanziamenti? Forse non si accetta il fatto che finalmente la Regione abbia percorso la strada giusta per la fattibilità di un progetto che è stato rivisto, rivalutato, aggiornato attualizzato e finanziato con determinazione, interloquendo a tutti i livelli interessati con istituzioni e territorio. Evidente che si tratti di un'opera improrogabile che sembrava non potersi realizzare nella sua interezza a causa della mancanza di accordi e risorse soprattutto per la seconda tratta fino all'ospedale Silvestrini. L'Umbria ha bisogno di fatti - concludono Fioroni e Pastorelli - soprattutto quando si parla di infrastrutture stradali e ferroviarie su cui questa Giunta, grazie anche al lavoro dell'assessore Enrico Melasecche, sta investendo con una nuova consapevolezza e responsabilità per portare la nostra Regione fuori dal suo isolamento e dall'impasse di tante opere sospese e mai terminate".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA