"Impensabile chiudere lo svincolo
di Ponte San Giovanni. Anas condivida progetto con il
territorio": lo chiede il deputato umbro di FdI che annuncia di
avere presentato un'interrogazione al ministro delle
Infrastrutture Giovannini..
"Recentemente, vista la proposta della Regione Umbria e di Anas
di riavviare la progettazione del nodo, Anas ha attivato le
procedure per la redazione del progetto definitivo aggiornate
alle mutate condizioni" aggiunge il parlamentare in una nota.
"Regione e Governo - dice l'on. Prisco in una nota - hanno
trovato un accordo formale per il secondo stralcio, che
consentirebbe di aggirare la città evitando la strozzatura
esistente nel tratto interno alla città in galleria, per cui
l'opera verrà inserita direttamente nel Def (Documento di
economia e finanza) così da liberare la realizzazione anche del
secondo stralcio. Il primo intervento ad essere cantierato, tra
quelli che dovrebbero migliorare la viabilità nell'area sud di
Perugia, sarà relativo alle rampe di collegamento tra la E45 a
il Raccordo autostradale Perugia Bettolle, in località Ponte San
Giovanni, per garantire adeguati interventi anche sui flussi
locali e regionali, eliminando l'attuale collo di bottiglia. Nel
progetto di riordino delle rampe pare sia prevista però la
chiusura di uno degli svincoli di Ponte San Giovanni, quello di
via Adriatica. La novità è emersa durante l'audizione tenutasi
nei giorni scorsi in Comune con i vertici di Anas Umbria. Questa
scelta, se confermata, avrebbe un contraccolpo negativo sulla
viabilità interna alla popolosa frazione cittadina con
conseguente paralisi della viabilità interna. La Regione -
conclude Prisco - ha già espresso ad Anas perplessità
sull'intervento di chiusura dello svincolo di Via Adriatica".
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