Chi non denuncerà gli atti di
vandalismo e violenza ad opera di minorenni che subiscono gli
abitanti di Villa Pitignano, una frazione di Perugia, non avrà
la possibilità di fare da padrini o madrine per battesimi e
cresime. E' la decisione che ha preso il parroco don Nicolò
Gaggia. A riportare la notizia è oggi La Nazione.
Secondo il sacerdote chi non denuncia non potrà fare da
padrino o madrina poiché vive "manifestamente in maniera
difforme alla fede cattolica". "Sarà inoltre sospesa - ha
annunciato - la possibilità di accedere alla Caritas
parrocchiale, poiché non si può chiedere la carità ad una
comunità e poi rivoltarsi contro di essa".
Il parroco ha affidato il suo messaggio a una lettera
pastorale pubblicata all'ingresso della chiesa. Con la Nazione
ha quindi parlato di "incresciosi fatti prima, durante e dopo la
messa del mercoledì sera al prefabbricato, eventi che si
collocano sulla linea di un degrado sociale che è in atto nel
nostro paese". Il religioso ha denunciato poi tentativi di
rissa, aggressione verbale e minacce a bambini, effrazione
all'asilo "delle suore". "Non è più possibile leggere questi
eventi come singoli e sporadici - ha affermato -, ma concatenati
tra loro e con altri che, in questi ultimi mesi soprattutto, li
hanno preceduti".
"È' compito del prete denunciare tali fatti? - chiede nella
lettera - Si, deve! È compito primo del pastore difendere il
proprio gregge, non solo dai pericoli spirituali, ma anche da
quelli temporali, qualora ledano i diritti di Dio e la dignità
stessa dell'uomo. Il nemico però che affligge soprattutto il
cuore del pastore, poiché lede la dignità dell'uomo, è un altro:
l'omertà! Confidando non tanto nella fede, ma nell'intelligenza
ed onestà di tutti, invito ognuno, col cuore in mano, a prendere
sul serio quanto sta accadendo ed a vivere in maniera
responsabile questo momento, in spirito di collaborazione".
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