/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Banca d'Italia, guerra e caro energia più pesanti in Umbria

Banca d'Italia, guerra e caro energia più pesanti in Umbria

Da nuovo rapporto emergono "riflessi rilevanti" sull'economia

PERUGIA, 24 giugno 2022, 12:44

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Dal nuovo Rapporto sull'economia dell'Umbria della Banca d'Italia emerge che l'impatto di guerra e rincari energetici peserà molto di più su questa regione. Gli aumenti sono destinati ad avere riflessi rilevanti sull'economia umbra che presenta un consumo di energia di famiglie e imprese per unità di Pil tra i più elevati in Italia (40 volte più alto), questo per la presenza soprattutto di imprese più energivore. Anche l'impatto del blocco delle vendite verso le aree coinvolte nel conflitto dovrebbe essere più marcato rispetto al resto del Paese per l'elevata quota delle esportazioni regionali che vi sono dirette.
    "Rispetto al resto dell'Italia - ha commentato Miriam Sartini, capo della filiale di Perugia della Banca d'Italia - l'Umbria avrà degli impatti forse più rilevanti sia in termini di margini reddituali delle imprese che di potere d'acquisto delle famiglie. Questo quadro di incertezza che si è generato agli inizi del 2022 che ha cambiato repentinamente le prospettive di congiunturali di crescita, che comunque a fine 2021 erano ottimistiche, avrà delle ripercussioni anche sui consumi delle famiglie proprio per peggioramento del clima di fiducia, senza contare poi l'aumento dell'inflazione e chiaramente all'inizio nel 2022 anche le strozzature dal lato dell'offerta a livello globale hanno ostacolato l'attività manifatturiera".
    Per Sartini, inoltre, da tenere in considerazione c'è anche la questione dell'aumento dei contagi Covid che in Umbria, ad inizio 2022, è stato più pronunciato che nel resto dell'Italia, "cosa che ha inciso sulla spesa per servizi".
    Come per l'economia italiana, che secondo il capo della filiale di Perugia di Bankitalia "ha la possibilità di superare le difficoltà che impediscono lo sviluppo", anche per l'Umbria in questa fase "diventa più che mai indispensabile sfruttare l'occasione del Pnrr per incidere sui fattori di debolezza".
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza