Il giorno in cui si formalizza la crisi di Governo, dai parlamentari umbri emerge uno spaccato del quadro nazionale. Con posizioni a favore e contro l'Esecutivo a guida Mario Draghi.
"Chi ha contribuito ad affossare Draghi ha tradito l'Italia e gli interessi del Paese" dice l'onorevole Pd umbro Walter Verini, raggiunto telefonicamente dopo pochi minuti dalle dimissioni del presidente del Consiglio. "I parlamentari di Lega e Forza Italia e prima la sciagurata scelta dei 5 stelle ha aggiunto -, si sono assunti una enorme responsabilità. Ora risolvere i problemi del Paese e anche della nostra regione sarà ancora più difficile senza un governo come quello presieduto da Mario Draghi".
"Nella caduta del governo Draghi noi siamo le vittime e non certo i carnefici, questo sia chiaro" ha affermato invece il parlamentare di Forza Italia Raffaele Nevi. "Abbiamo cercato di evitare fino all'ultimo - ha aggiunto - le dimissioni del premier. Eravamo pronti a sostenere Draghi, ma senza il M5s". "Da questa situazione - ha concluso Nevi - esce invece ancor più rafforzata e compatta la coalizione di centrodestra pronta ad affermare le sue proposte per il bene del Paese".
"Una conclusione inevitabile e di tutta questa situazione sono dispiaciuta, più che preoccupata" ha detto all'ANSA la senatrice umbra di Forza Italia Fiammetta Modena. "Che si arrivasse al suo addio era inevitabile - ha proseguito -, perché Draghi è stato sempre chiaro e coerente: non avrebbe mai guidato un governo diverso da quello di unità nazionale che finora l'aveva sostenuto".
"La fine del governo Draghi è stata decretata dal Movimento 5 stelle, è così, inutile girarci attorno" il commento di un ex pentastellato, l'on. umbro Filippo Gallinella, passato di recente al gruppo parlamentare "Insieme per il futuro" di Luigi Di Maio. "Insieme a Lega e Forza Italia si assumeranno la responsabilità di quanto accaduto in queste ore", ha aggiunto.
"Votiamo il prima possibile così da dare un governo stabile al Paese" è la richiesta di Riccardo Marchetti, deputato umbro della Lega e commissario del partito nelle Marche, commentando la crisi di Governo. "Noi ce l'abbiamo messa tutta per evitare le dimissioni di Draghi, votando anche atti in cui non eravamo d'accordo, più di così non potevamo fare", ha detto ancora. "La crisi è stata generata dal Movimento 5 stelle - ha affermato Marchetti -, usando per altro l'inceneritore di Roma, dopo che avevano ridotto la capitale a uno stato assoluto di degrado con l'amministrazione Raggi. Come tutti sapete noi eravamo ancora convinti di sostenere il presidente Draghi, ma non potevamo continuarlo a fare con i 5 stelle. Anche alla luce di ciò che accadde nel 2019, ì pentastellati sono fuori controllo".
"Il M5s non poteva che continuare sulla linea della coerenza con quello che è stato il voto della scorsa settimana. Avevamo presentato al presidente Draghi nove punti che chiedevano un impegno concreto del governo e che riguardano da vicino i cittadini, le famiglie, le imprese italiane. Ci aspettavamo per loro delle risposte chiare, precise, puntuali. Risposte che, purtroppo, non sono arrivate” hanno affermato le portavoce del Movimento in Umbria, la senatrice Emma Pavanelli e la deputata Tiziana Ciprini.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA