"Un partito di Draghi come fece
Mario Monti? Non ce lo vedo proprio il presidente fare una cosa
del genere": così risponde all'ANSA il sindaco di Città della
Pieve, Fausto Risini, all'ipotesi di una scesa diretta in campo
dell'ormai ex premier alle prossime politiche. "Conoscendolo un
po' - aggiunge il sindaco - credo che sia un'ipotesi da
scartare. Penso che sia più plausibile immaginare un suo ritorno
alle cose che faceva prima dell'esperienza a Palazzo Chigi".
Sulle dimissioni il sindaco del borgo umbro dove Mario Draghi ha
la sua dimora di campagna si è limitato a dire: "A questo punto
penso che fossero doverose, in considerazione
dell'irrecuperabile frattura creatasi nella maggioranza e dello
scioglimento dell'originario patto di fiducia, garante
dell'operatività di una coalizione ampia ed estremamente
variegata". "Ed è proprio per la rilevante difficoltà data dal
tenere unito un governo composto da tante anime complesse e
diverse e dal grande impegno profuso, che desidero esprimere a
Mario Draghi il mio più sentito ringraziamento per la sua
disponibilità ad aiutare il nostro Paese in uno dei momenti più
difficili e delicati degli ultimi decenni", ha concluso Risini.
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