Anche loro
avrebbero voluto e potuto dare un bonus ai dipendenti ma alla
Ceramiche noi di Città di Castello, gestita da una cooperativa
formata dalla metà degli stessi lavoratori, hanno dovuto
impiegare quei soldi "per pagare il metano il costo del quale è
cresciuto del 700 per cento. Tutti". "I nostri utili sono finiti
tutti lì, mentre invece li volevamo utilizzare per chi lavora"
ha detto all'ANSA Lorenzo Giornelli, direttore commerciale e
amministratore. Che ha commentato così quanto fatto da Alberto
Bertone, presidente e amministratore delegato di San'Anna, che
ha pagato a tutti i dipendenti una mensilità in più, per
affrontare l'aumento dei prezzi.
Ceramiche noi è gestita ormai da qualche anno da una
cooperativa della quale fanno parte 11 dei 22 dipendenti. E'
stata rilevata dal precedente proprietario utilizzando il loro
trattamento di fine rapporto per evitare che venisse
delocalizzata in Armenia. Produce ceramiche "rigorosamente made
in Italy" di alta qualità e recentemente ha creato una linea di
piatti inspirati a Raffaello e Alberto Burri caratterizzati da
una "pennellata d'oro" e da KreTTO,
"In pochi anni - ha detto Giornelli - abbiamo triplicato il
fatturato e disponiamo già di commesse fino a metà 2023. Siamo
però un'azienda energivora e il metano (circa 660.000 metri cubi
all'anno) è utilizzato nel forno che lavora a ciclo continuo.
Ormai spendiamo 220 euro a megawatt e ogni metro cubo di gas che
prima pagavamo 23 centesimi ora è arrivato a oltre un euro e 40.
La situazione si è fatta drammatica e presto rischiamo di
trovarci in difficoltà serie se non si interverrà per bloccare
l'aumento dei costi"
"Il nostro bonus legato agli utili è tutto, nel costo del
metano" ha concluso Giornelli.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA