"Con la gara sul Tpl e la
rivoluzione copernicana in atto l'Umbria è a un bivio. Non si
tratta solo di rompere l'isolamento atavico, occorre
modernizzare l'intero settore rendendolo più efficiente
nell'interesse di tutti i cittadini. Ma due sindacati, la Cgil
in accoppiata con gli autonomi della Cisal dimostrano di avere
poche idee ma confuse". Lo afferma l'assessore regionale Enrico
Melasecche in una sua lunga nota.
"I sindacalisti - osserva l'assessore - affermano che la gara
avverrà sulla base dell'importo di 50 milioni annui, con un
taglio del 25% rispetto ad oggi: falso perchè la giunta deve
ancora decidere, ma comunque il confronto concorrenziale avverrà
sulla base dello studio che sta producendo l'advisor con i
tecnici della Agenzia e della Regione e l'importo sarà prossimo
a quello odierno.
Falso il taglio di 13 milioni rispetto al budget attuale, vero
invece che serve ad evitare un ulteriore aumento, ritenuto dal
Bilancio regionale impossibile da sopportare.
- Che la gara dovrebbe secondo loro avvenire con un lotto unico.
Premesso che questa pratica viene ritenuta scorretta perchè
limita la concorrenza, ma tale ipotesi costringerebbe a tagliare
drasticamente i servizi.
- Che verranno soppressi gli autobus scolastici. Si tratta di
enormi sciocchezze perchè verranno messi a gara gli stessi km di
oggi".
Inoltre, prosegue Melasecche, "non verrà perso un solo posto di
lavoro".
Affermano inoltre - aggiunge, fra l'altro Melasecche -
- che applichiamo l'algoritmo per tagliare le corse.
L'algoritmo, basato su parametri obiettivi, peraltro introdotto
dal Pd nel Piano regionale dei trasporti in vigore, non toglie
un solo km. Ha il solo scopo di ripartire meglio la quota del
Fondo nazionale trasporti fra i comuni e le province".
"Che l'impostazione della gara quattro lotti - conttinua
l'assessore regionale - costituirebbe un ritorno al passato,
quando c'erano le quattro società Apm, La Spoletina, Atc e Fcu.
Confondere il numero dei possibili futuri gestori, in confronto
concorrenziale fra di loro per il miglioramento qualitativo del
servizio ed il suo efficientamento è esattamente l'opposto
rispetto a quando c'erano quattro consigli di amministrazione".
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