"Quello della inappellabilità
delle sentenze di assoluzione è un principio di civiltà
giuridica che serve anche a spezzare il corto circuito mediatico
giudiziario. Questo Paese si deve liberare dell'idea di portare
la magistratura sul terreno della contrapposizione politica": ad
affermarlo è l'ex magistrato e candidato alle prossime elezioni
Luca Palamara. Il quale in una dichiarazione all'ANSA interviene
sulla inappellabilità delle sentenze di assoluzione che Silvio
Berlusconi è tornato a proporre.
"Chi ha paura di affrontare il tema delle assoluzioni
inappellabili, soprattutto quando vengono emesse a distanza di
tanti anni dal fatto - sostiene Palamara -, e rievoca il
pronunciamento della Corte costituzionale del 2006, è troppo
attaccato a quella idea giustizialista che considera il processo
penale una clava da utilizzare contro il nemico di turno. E non
invece il luogo nel quale accertare nel contraddittorio tra le
parti davanti ad un giudice terzo se un fatto si è verificato o
meno e se costituisca reato".
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