"Il tempo che viviamo esige un
grande sforzo, di lettura, di comprensione e di creatività per
immaginare il futuro che vogliamo costruire". Con queste parole
Roberto Morroni, vice presidente della Regione Umbria, ha aperto
il suo intervento di saluto durante la prima giornata del 54/o
Incontro nazionale di studi delle Acli che si sta svolgendo alla
Cittadella Pro Civitate ad Assisi.
"La prima parola che avete scelto per il vostro convegno, la
dignità - ha aggiunto l'assessore, secondo quanto riferisce un
comunicato degli organizzatori - è fondamentale, perché dovunque
ci voltiamo non facciamo fatica a trovare una mancanza di
dignità, non solo nel lavoro ma anche in altri ambiti della
nostra vita. Si è abbassata la linea del rispetto verso le
persone e verso le istituzioni: dobbiamo andare a votare perché
è un dovere. In una comunità ci sono dei doveri, ugualmente
importanti e imprescindibili. L'altra parola che avete scelto è
il lavoro: è mai possibile che in un'epoca segnata da due
fenomeni, globalizzazione e innovazione tecnologica, queste non
rappresentino delle opportunità di sviluppo? Noi stiamo
declinando per una nostra incapacità politica questi due
fenomeni a fonte di impoverimento e precarietà economica. Il
nostro ruolo è e deve essere quello di costruttori di futuro.
C'è un faro che deve illuminare le nostre vie: mettere al centro
la persona come costruttore di storia, come artefice del proprio
futuro. Questo è il tempo in cui le scelte vanno assunte e nelle
scelte bisogna pensare alle prossime generazioni, non alle
prossime elezioni".
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