"Esporre il numero verde 1522 per
il sostegno alle vittime di violenza e di stalking in ambienti
pubblici e privati della Regione". È l'oggetto di una mozione
presentata dal consigliere regionale della Lega Manuela Puletti.
"La violenza sulle donne purtroppo - spiega, fra l'altro,
Puletti in una nota condivisa con il responsabile del
dipartimento regionale Pari opportunità della Lega, Chiara
Tomassini - è ancora oggi un fenomeno in crescita. Come Lega
abbiamo sempre attenzionato questa criticità istituendo quando
eravamo al Governo il 'Codice rosso', ovvero una corsia veloce e
preferenziale per le denunce e le indagini riguardanti casi di
violenza contro donne o minori e intervenendo in maniera più
decisa sulla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai
luoghi frequentati dalla persona offesa. Inoltre abbiamo
inasprito le pene per i maltrattamenti contro familiari e
conviventi, stalking, violenza sessuale e inserito nuove
tipologie di reato come lo sfregio del volto e il revenge porn.
Questa mozione so bene non risolve il problema, ma senza dubbio
può aiutare tante persone".
"Il numero di pubblica utilità 1522 - ricorda Puletti - è stato
attivato nel 2006 dal Dipartimento per le Pari opportunità con
l'obiettivo di sviluppare un'ampia azione di sistema per
l'emersione e il contrasto del fenomeno della violenza intra ed
extra familiare a danno delle donne. È attivo 24 ore su 24,
tutti i giorni dell'anno ed è accessibile dall'intero territorio
nazionale gratuitamente, sia da rete fissa che mobile. In base
alle normative vigenti il cartello, adeguatamente visibile, deve
contenere la seguente dicitura: 'Se sei vittima di violenza o
stalking chiama il 1522' deve essere tradotto in diverse lingue
ed esposto in specifici luoghi pubblici e privati".
"Attraverso l'atto depositato - conclude Puletti - si chiede
alla Regione Umbria di promuovere la diffusione dell'esposizione
del cartello recante il numero verde di pubblica utilità negli
uffici pubblici della Regione Umbria e nei relativi siti
istituzionali, nei locali dove si erogano servizi diretti
all'utenza, nonché in ulteriori locali quali gli asili nido, le
scuole di ogni ordine e grado, farmacie e centri medici
privati".
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