A nove mesi dall'inizio
dell'invasione russa dell'Ucraina, l'Umbria sarà protagonista di
due nuove iniziative contro la guerra. Sabato 26 novembre le
Città della pace si riuniranno in assemblea ad Assisi sul tema
"Artigiani di pace". Lunedì 28 novembre, invece, 1.000 umbri, da
16 istituti, saranno presenti all'incontro di studenti,
insegnanti e dirigenti scolastici di 114 scuole di ogni ordine e
grado, provenienti da 19 regioni italiane - 6 mila in tutto -
della Rete nazionale delle scuole di pace, con Papa Francesco,
per ascoltare una sua "lezione" sulla pace e sulla cura.
Le due iniziative sono state presentate, nella sede della
Provincia di Perugia, da Flavio Lotti, direttore del
Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i
diritti umani e del Comitato promotore Marcia PerugiAssisi:
"Sono due attività - ha spiegato - che hanno casa madre a
Perugia visto che 36 anni fa queste iniziative sono state
originate proprio dalla Provincia".
Gli ha fatto eco, in collegamento telefonico, il presidente
Andrea Ferrari: "Saranno due momenti importanti. Uno
istituzionale con la prima vera assemblea post Covid per dare
vita ad un nuovo gruppo di lavoro per stare insieme nei nuovi
percorsi di pace. L'altra gamba è altrettanto fondamentale,
visto l'incontro con il papa come tappa per un dialogo con il
mondo della scuola per far crescere nei ragazzi una vera cultura
di pace".
L'Assemblea nazionale degli enti locali per la pace e i diritti
umani promossa dal Coordinamento, è intitolata "Artigiani di
pace".
"Cosa possono fare oggi, dal basso, le città per ricostruire la
pace? Come possono contrastare la diffusione dell'impoverimento,
del malessere e della violenza e promuovere il rispetto della
dignità e dei diritti umani di tutti? Decine di amministratori
locali provenienti da ogni parte d'Italia cercheranno di
rispondere a queste domande", hanno spiegato Ferrari e Lotti.
A guidare l'incontro a Roma con papa Francesco sarà Aluisi
Tosolini, coordinatore della Rete nazionale delle scuole di
pace, il quale ha affermato: "A tutte le scuole chiediamo
quaderni pieni di 'esercizi di pace', con percorsi che i ragazzi
delle scuole stanno mettendo in pratica per arrivare a questo
appuntamento".
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