E' stato "massacrato" con calci e
pugni Ridha Jamaaoui, tunisino di 39 anni morto a Terni in
seguito a una lite e per l'omicidio volontario del quale è stato
fermato un nigeriano ventiseienne. Lo ha detto il procuratore di
Terni Alberto Liguori facendo il punto sulle indagini nel corso
di una conferenza stampa al comando provinciale dei carabinieri.
Gli inquirenti hanno tra l'altro spiegato che si sta valutando
se in quanto successo abbia avuto un ruolo l'eventuale abuso di
alcol.
Secondo il procuratore "la difficile convivenza tra i popoli,
in un periodo storico complicato stretto tra pandemia e crisi
economiche anche derivanti dal conflitto russo-ucraino,
unitamente all'abuso di sostanze alcoliche, hanno fatto da
detonatore al fatto di sangue". "Terni è una città tranquilla e
serena" ha aggiunto. ""Eventi come quelli del 27 sera - ha
sottolineato ancora Liguori - sono estranei alla cultura di un
popolo come quello ternano e che anche in questa circostanza ha
reagito collaborando con le forze dell'ordine per fare chiarezza
sull'accaduto, dimostrando di avere gli anticorpi per reagire
nel rispetto dei diritti di tutti".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA