Il gip di Terni ha convalidato il
fermo di Samuel Obagbolo, nigeriano di 26 anni, per l'omicidio
di Ridha Jamaaqui, tunisino di 39 anni, colpito con calci e
pugni in seguito a una lite avvenuta nella notte tra domenica e
lunedì alla periferia della città.
Il giudice ha quindi disposto per lo straniero la custodia
cautelare in carcere.
Nell'udienza di convalida Obagbolo, difesa dall'avvocato
Francesco Montalbano Caracci, si è avvalso della facoltà di non
rispondere.
Per il giudice "allo stato delle indagini si ritiene provato
che Obagbolo si sia reso responsabile della morte di Jamaaqui".
Il gip ritiene "accertato con elevata verosimiglianza che
l'indagato la sera del 27 novembre" si trovasse con il ciclista
urtato da un automobilista italiano, episodio dal quale era poi
scaturita la lite.
Nell'ordinanza si ritiene "ragionevolmente" casuale l'arrivo
del tunisino "conoscente" dell'automobilista e che risulta
"domiciliato non distante dal luogo dei fatti", "facendo da
paciere nella discussione". In seguito a una "lite accesa" -
sempre in base alla ricostruzione del gip - con il fermato, la
vittima e l'italiano risalivano in auto cercando di allontanarsi
ma l'indagato (in base a una testimonianza agli atti)
"trascinava con violenza fuori" dalla vettura "e lo picchiava
fin tanto" che il tunisino non era riuscito a fuggire inseguito
da Obagbolo. Altri testi - secondo il gip - hanno quindi
assistito "all'epilogo tragico" dell'aggressione, con la vittima
colpita da calci e pugni da uno straniero "con felpa bianca".
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