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Non convalidato arresto imprenditore ricercato in Albania

Non convalidato arresto imprenditore ricercato in Albania

Era stato arrestato a Perugia il 10 dicembre

PERUGIA, 12 dicembre 2022, 17:29

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La Corte d'appello di Perugia, su conforme richiesta della Procura generale, non ha convalidato l'arresto eseguito il 10 dicembre scorso dal personale della questura del capoluogo umbro nei confronti di Davide Pecorelli, 47 anni, accusato dall'autorità giudiziaria albanese di truffa, false dichiarazioni, profanazione di tombe, intralcio alla giustizia, danneggiamento, incendio ed attraversamento illegale delle frontiere.
    Inoltre, sempre su richiesta della Procura generale, è stata disposta la rimessione in libertà dell'uomo.
    L'imprenditore umbro era ricercato in campo internazionale per reati commessi in Albania. Era stato bloccato dalla squadra mobile di Perugia, su impulso del Servizio per la cooperazione internazionale.
    Le indagini della polizia di Stato del capoluogo umbro avevano "dimostrato" - si spiega in una nota diffusa dalla Questura - che, nel gennaio 2021, Pecorelli, per sottarsi a debiti finanziari contratti in Italia, aveva dato fuoco, nel villaggio di Rras in Albania, ad un'auto da lui noleggiata. All'interno aveva fatto rinvenire resti di ossa umane e questo per gli investigatori al fine di simulare il proprio decesso. Era stato invece ritrovato vivo il 17 settembre del 2021, sull'isola di Montecristo (Italia). All'epoca aveva parlato agli inquirenti di Perugia di un "tesoro" che voleva cercare e del quale avrebbe avuto anche una sorta di mappa. Gli atti dell'arresto sono stati trasmessi al procuratore generale di Perugia Sergio Sottani.
   
   

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