L'occupazione umbra per ora non
sente venti di recessione. Lo certifica il report del Sistema
Informativo Excelsior - realizzato da Unioncamere in accordo con
l'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (Anpal).
L'Umbria, nel dicembre 2022 vede - rispetto allo stesso mese del
2021 - una crescita delle richieste di assunzioni da parte delle
imprese del 17,5%, in controtendenza con la media nazionale
(-6,9%). Una performance che la pone in vetta nel centro Italia
e anche nel gruppetto delle primatiste a livello nazionale. Gli
avviamenti superano i livelli pre-pandemia del 17,5% a dicembre
e del 16,4% nel trimestre dicembre 2022-febbraio 2023. Sono
3.900 le assunzioni previste dalle imprese in Umbria a dicembre,
contro le 3.320 del 2021. Nel trimestre, tuttavia, nel centro
l'Umbria cede lo scettro di primatista al Lazio.
In dettaglio, gli avviamenti al lavoro nelle imprese umbre sono
indicate nel trimestre a quota 14.540 in calo di 310 unità
rispetto al 2021. La volata la tirano la tirano: "servizi di
alloggio e ristorazione, servizi turistici", i servizi alle
imprese e le costruzioni. Mentre l'industria manifatturiera
tutto sommato a dicembre tiene botta, mostrando a dicembre un
calo delle previsioni di assunzione del 3,3%, che però secondo
Excelsior si allargherà nel dicembre-febbraio fino al -23,3%.
"Il colpo di reni delle imprese umbre, che mostrano sempre più
grinta nel recupero post-pandemia, scaccia per ora i fantasmi di
stagnazione/recessione che finora, va detto, non si sono visti
né in Italia, né tantomeno in Umbria", ha commentato Giorgio
Mencaroni, presidente della Camera di commercio dell'Umbria.
L'ultima rilevazione Excelsior - ha aggiunto -"evidenzia la
vitalità delle nostre aziende, il loro sforzo di cercare una via
della crescita innalzando i livelli di innovazione, forieri di
una futura crescita della produttività per cui, nel medio
periodo, accanto all'aumento dei fatturati ci attendiamo anche
un incremento dei margini, ossia più produttività. Alcune
difficoltà che mostra il manifatturiero, che finora ha comunque
tenuto bene il campo, sono state più che compensate, a livello
occupazionale e non solo, dai servizi e dalle costruzioni".
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