Sulla base degli ultimi dati
ufficiali "sul terzo trimestre" il "potenziale disavanzo" della
sanità pubblica in Umbria "ammonta a circa 200 milioni". A
fornire la stima è stato l'assessore regionale alla Sanità Luca
Coletto intervenuto in Assemblea legislativa. Dove ha risposto
al consigliere regionale del Pd Michele Bettarelli.
"Le aziende territoriali si trovano in difficoltà e - ha
sottolineato Coletto - rappresentano il 70% del disavanzo.
L'Asl 1 ha un disavanzo di 80 milioni; l'Asl 2 di oltre 60
milioni; l'azienda ospedaliera di Perugia di circa 40 milioni;
l'azienda ospedaliera di Terni di oltre 20 milioni. Ma questi
dati non sono definitivi, lo saranno quelli del quarto trimestre
2022 e del bilancio di esercizio con le relative partite di
chiusura. Aspettiamo diventi definitivo il riparto nazionale e
che la legge finanziaria stanzi risorse adeguate a coprire lo
squilibrio che si è creato in tutte le Regioni".
Bettarelli aveva chiesto all'assessore la "situazione
economico finanziaria della sanità della Regione Umbria" e "se
ammonta davvero a 200 milioni di euro lo squilibrio di Bilancio
del sistema sanitario regionale stimato, suddiviso per ciascuna
Azienda alla luce del carteggio con il ministero della Sanità".
Il consigliere del Pd ha detto che "in conseguenza della
pandemia i sistemi regionali, compreso quello umbro, hanno
affrontato ingenti spese per la gestione dei pazienti e per la
campagna vaccinale, in parte 'ammortizzate' dalla mancata
effettuazione di prestazioni ambulatoriali e chirurgiche non
urgenti".
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