Dal primo
gennaio 2023 la gestione integrata dei rifiuti urbani in alta
Umbria sarà affidata per 15 anni a Sogeco, la società costituita
dal raggruppamento temporaneo di impresa formato da Sogepu ed
Ecocave (ora Ece) per la partecipazione alla gara di appalto da
circa 315 milioni di euro finalizzata all'affidamento in
concessione del servizio pubblico locale di settore nel sub
ambito n. 1 dell'Auri.
Con la firma dei contratti di servizio apposta davanti al
notaiodal direttore dell'Auri Giuseppe Rossi, in rappresentanza
del presidente Antonino Ruggiano, dall'amministratore unico di
Sogeco e di Ece Antonio Granieri, dall'amministratore unico di
Sogepu Cristian Goracci, presente insieme al direttore Ennio
Spazzoli, e dai funzionari delegati dai 14 Comuni del
comprensorio coinvolti, si è conclusa la procedura pubblica che
nell'ultima fase è stata gestita da Auri, dopo essere stata
promossa nel 2015 dall'Ati 1 Alta Umbria.
L'iter amministrativo - ricorda Sogepu in una nota - è stato
caratterizzato da sette ricorsi alle autorità giudiziarie
competenti, all'esito dei quali è sempre stata ribadita la
correttezza della procedura di gara gestita dall'Auri, anche da
parte dell'Anac, che ha archiviato tutti gli esposti presentati.
Il servizio pubblico di raccolta, spazzamento, trattamento e
smaltimento dei rifiuti sarà gestito dai due soci di Sogeco
secondo una ripartizione delle attività conforme a quanto
offerto nella procedura di gara: Sogepu opererà nei comuni di
Città di Castello (compresa la gestione della discarica e
dell'impianto di trattamento di Belladanza), Citerna, Gualdo
Tadino, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga e San
Giustino (per una quota complessiva pari al 62,5 per cento
dell'appalto), mentre Ece lavorerà nei comuni di Costacciaro,
Fossato di Vico, Gubbio, Lisciano Niccone, Scheggia e Pascelupo,
Sigillo e Umbertide (per una quota complessiva dell'appalto pari
al 37,5 per cento).
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