(ANSA) - PERUGIA, 25 GEN - Avere venduto cani meticci
provenienti dalla Romania spacciandoli come animali "di razza",
maltese, è l'accusa che la Procura di Perugia contesta a due
indagati residenti nel capoluogo umbro ai quali è stato
notificato l'avviso di conclusione delle indagini. Accertamenti
svolti dal personale dei Servizi veterinari dell'Usl Umbria 1,
"Uos randagismo" coadiuvati dai carabinieri del Nas.
Dalle indagini è emerso che i due avrebbero importato dalla
Romania almeno 17 cuccioli, di nemmeno 12 settimane di età, poi
venduti - in base alla ricostruzione fornita dagli inquirenti
attraverso una nota della Procura - per origine e provenienza
diversa rispetto a quanto dichiarato agli ignari acquirenti.
Attraverso una presunta falsa attestazione di provenienza, gli
indagati (uno veterinario e l'altro proprietario dei cani)
dichiaravano che i cuccioli, acquistati in Romania, venivano
identificati come italiani e di razza maltese. Per gli
investigatori in realtà si trattava di cuccioli di provenienza
romena e meticci poiché senza documento di riconoscimento
associato agli animali di razza (il cosiddetto pedigree).
Con la notifica dell'avviso della conclusione delle indagini
preliminari (per le quali la Procura non ha ritenuto di dover
procedere ad archiviazione) gli indagati potranno presentare,
anche per il tramite i rispettivi legali, documenti a sostegno
delle proprie tesi difensive chiedendo di essere sottoposti ad
interrogatorio. (ANSA).