(ANSA) - PERUGIA, 11 FEB - "Un'avventura coinvolgente": ha
descritto così il capo restauratore, Sergio Fusetti, il sua
lavoro di restauro degli affreschi, "di una raffinatezza
incomparabile", della cappella di San Martino della Basilica di
San Francesco ad Assisi, nel corso della loro riapertura al
pubblico.
Dopo otto mesi torna al suo antico splendore e visitabile da
pellegrini e turisti la cappella affrescata tra il 1313 e il
1318 da Simone Martini, situata nella Chiesa inferiore della
Basilica. Prima della visita in cappella, nella Sala Stampa del
Sacro Convento sono stati presentati nel dettaglio i lavori di
restauro effettuati dall'equipe della Tecnireco - Tecnici
Restauro e Conservazione dei beni culturali - diretta da
Fusetti.
Dopo i saluti iniziali del Custode del Sacro Convento di Assisi,
fra Marco Moroni, oltre allo stesso Fusetti sono intervenuti il
funzionario responsabile dell'area storico-artistica della
Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell'Umbria,
Giovanni Luca Delogu, e il direttore della Galleria nazionale
dell'Umbria, Marco Pierini.
"Con la riconsegna della cappella - ha affermato fra Moroni - si
aggiunge un tassello prezioso ai lavori di restauro che stanno
interessando da diversi anni le pareti affrescate della Chiesa
inferiore. Grazie alla perizia dei restauratori e al sostegno di
tante persone ed enti privati e pubblici potremo giungere
all'ottavo centenario della morte di San Francesco, nel 2026, a
vedere la Basilica nel suo pieno splendore".
Si conclude così uno degli ultimi cantieri, per la conservazione
dei dipinti, aperti dopo il terremoto del 1997, con le scosse
che colpirono duramente anche la Basilica, e il successivo del
2016. Fino al 2006 si sono portati avanti i lavori di recupero
degli affreschi danneggiati nella Chiesa superiore.
A differenza delle ambientazioni giottesche, questo ciclo di
affreschi - è stato spiegato - presenta un'indole più fiabesca:
"Da vicino si può notare tutta la raffinatezza del miniaturista
com'era l'artista senese" ha sottolineato Fusetti.
Il direttore della Galleria nazionale dell'Umbria Pierini ha poi
spiegato chi era Martini, "pittore capace di sottigliezze
ineguagliabili, imprevedibile, raffinatissimo e molto
riconoscibile". (ANSA).