"Riconoscere l'apicoltura come attività di interesse regionale e funzionale, per le sue specificità, alla conservazione dell'ambiente naturale, dell'ecosistema, alla salvaguardia della biodiversità e dell'agricoltura, nonché allo sviluppo del settore agrozootecnico. Il tutto attraverso la promozione di progetti e l'elargizione di contributi in grado di far fare un passo in avanti a questo strategico settore. A questo punta la proposta di legge che ho presentato e che mi auguro avrà un percorso il più possibile condiviso in Consiglio regionale": ad annunciarlo è la capogruppo del Partito democratico in Assemblea legislativa, Simona Meloni. La quale annuncia la presentazione della sua proposta di legge in materia di "salvaguardia, valorizzazione ed esercizio dell'apicoltura".
"Il ruolo che svolgono le api nella tutela e nella salvaguardia della biodiversità - spiega Meloni in una nota di Palazzo Cesaroni - risulta fondamentale. Sono responsabili infatti di circa il 70 per cento dell'impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta e garantiscono il 35 per cento circa della produzione globale di cibo. L'impollinazione è un processo in cui l'uomo non può intervenire e le api svolgono dunque un ruolo insostituibile e fondamentale per garantire un continuo susseguirsi di questi meccanismi naturali. Gli impollinatori svolgono in natura un ruolo vitale come servizio di regolazione dell'ecosistema. L'idea alla base del provvedimento è di mettere in campo una serie di azioni dirette alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio apistico regionale, con l'obiettivo di avviare una ricerca finalizzata a migliorare i prodotti dell'alveare, la conservazione e la tutela di api mellifere, lo sviluppo dell'impollinazione naturale e la ricerca e la sperimentazione per incrementare la produzione di alveari monitorando e salvaguardando la biodiversità". “I beneficiari dell’iniziativa - ha ricordato ancora la capogruppo del Pd - saranno imprenditori apistici con sede legale in Umbria, enti pubblici o privati di ricerca nel settore dell’apicoltura che hanno sede legale nel territorio dell’Umbria, associazioni di apicoltori che hanno sede legale o operano in Umbria. Si prevede anche l’istituzione di una Consulta apistica regionale quale organismo di consulenza in materia di apicoltura. Un organismo che dovrebbe esprimere un parere sul Piano regionale, sul regolamento regionale e su ogni altro atto derivante dall’attuazione della legge. Potrebbe anche formulare proposte ed esprimere pareri sull’attività di studio, sviluppo e sostegno del settore. Nel provvedimento si andrebbe a regolamentare l’apicoltura per fini commerciali e per autoconsumo, con tutto ciò che riguarda anche le normative per i trasferimenti delle arnie. Un atto per dare un segnale chiaro ad un settore caratterizzato da una diffusa presenza sul territorio regionale. L’Umbria, con questa norma, si metterebbe in linea anche con altre regioni italiane che hanno già legiferato in merito, come la Toscana o il Lazio, mettendo nero su bianco - conclude Simona Meloni - modalità di sostegno e iniziative da intraprendere”.
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