"Il lago Trasimeno è in
sofferenza. Alte temperature delle acque e bassi valori di
ossigeno, mettono a rischio la sopravvivenza di tutte le specie
acquatiche presenti": l'allarme arriva da Elisa Scocchera,
portavoce di "Goletta dei laghi" di Legambiente, che ha fatto
tappa in Umbria.
In particolare dai campionamenti fatti da un team di volontari
e tecnici è stato giudicato "fortemente inquinato" un punto dei
sei campionati nel Trasimeno, alla foce del torrente Paganico a
Castiglione del Lago.
Rientrano nei limiti consentiti, invece, tutti e tre i punti
campionati nel lago Piediluco.
"La situazione sembra mostrare un leggero miglioramento,
anche se è difficile fare confronti diretti considerando le
condizioni di siccità più gravi lo scorso anno rispetto a
quest'anno" ha spiegato Elisa Scocchera. "Sono stati campionati
- ha aggiunto - cinque punti sul Trasimeno e quattro sono
risultati entro i limiti consentiti. Tuttavia, la foce del
torrente Paganico è risultata fortemente inquinata, confermando
il dato dell'anno precedente e che ancora sussistono problemi
legati alla depurazione o a scarichi illegali. I parametri
chimico fisici, inoltre, indicano che il lago Trasimeno è in
sofferenza".
"È evidente che la situazione climatica rischia di aumentare
i fenomeni siccitosi e quindi l'emergenza idrica del Trasimeno"
ha detto Stanziola. "Se si riducono il volume, la riserva e la
quantità d'ossigeno che può immagazzinare - ha aggiunto -, si
rischia in un futuro prossimo di andare incontro a fenomeni di
anossia e di moria ittica".
"Per quanto riguarda Piediluco - prosegue Stanziola - bisogna
continuare a tenere sotto controllo i livelli dei composti
azotati che possono portare infatti ad un'eccessiva crescita di
alghe, con conseguenze negative per la biodiversità del lago e
vanno valutati interventi per mitigare i processi di erosione e
cedimenti delle sponde e del centro abitato".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA