"Mi devono chiedere scusa, perché quando parla un consigliere e a maggior ragione il sindaco, tutti gli altri devono stare zitti.
Non possono sbeffeggiarmi dicendomi delinquente o pagliaccio": è quanto ha detto all'ANSA Stefano Bandecchi, sindaco di Terni, commentando la rissa sfiorata di in consiglio comunale.
"Quando mi sono alzato e mi
sono diretto verso il consigliere Cecconi - ha spiegato - volevo
soltanto farlo mettere seduto, infatti non l'ho nemmeno
sfiorato".
"Le posso assicurare che sono stato buono - ha detto ancora
Bandecchi -, se continuano a rompermi… diventerò cattivo e due
schiaffi in faccia glieli do davvero. Fino a quel momento avevo
ascoltato tutti gli interventi in silenzio poi quando è toccato
a me parlare sono iniziate le interruzioni e gli sberleffi per
altro su un tema, quello della carenza di vigili urbani, causato
dalle precedenti amministrazioni e che io sto risolvendo con
sessanta nuove assunzioni".
"So che la minoranza è andata dal prefetto a fargli perdere
tempo, io invece sono qui a lavorare", ha concluso Bandecchi.
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