"Istituisce a tutti gli effetti un
quarto grado di giudizio" la decisione della Cassazione
revocando la condanna che era ormai definitiva per calunnia nei
confronti di Amanda Knox con un nuovo processo: lo ha
sottolineato l'avvocato Carlo Pacelli, legale di Patrick Lumumba
che venne accusato dall'americana dell'omicidio di Meredith
Kercher, uccisa a Perugia la sera del primo novembre del 2007,
ma poi riconosciuto estraneo al delitto e quindi prosciolto.
La decisione è stata presa dalla Corte sulla base di una
decisione della Corte europea dei diritti dell'uomo e
dell'articolo 628 bis del codice di procedura penale introdotto
dalla riforma Cartabia. "Quanto stabilito ora dalla Cassazione
pone un problema di certezza del diritto e di sovranità della
nostra giurisprudenza" ha detto l'avvocato Pacelli all'ANSA. "Si
pone - ha aggiunto - una questione di rapporti tra la decisione
della Corte europea e la giurisdizione italiana".
Il legale di Lumumba ha quindi spiegato che Knox nel nuovo
processo per calunnia non rischia un aggravamento della condanna
a tre anni di reclusione, già scontati con i quasi quattro
passati in cella tra il 6 novembre del 2007 e il 4 ottobre del
2011 quando venne assolta nel processo d'appello celebrato a
Perugia e quindi scarcerata. "Non è infatti prevista una
reformatio in peius, cioè più afflittiva per chi ha fatto
appello" ha spiegato l'avvocato Pacelli.
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