"Siamo pienamente soddisfatti.
Giustizia è fatta nei confronti di un personaggio che ha fatto
dell'odio verso le persone Lgbtqia+ la sua ragione di battaglia
politica": è il commento del presidente di Omphalos Lgbti,
Stefano Bucaioni, alla sentenza della Cassazione su Simone
Pillon, accusato di diffamazione nei confronti del circolo. "Con
la sentenza di oggi la Corte di Cassazione mette una pietra
tombale sulla vicenda confermando, senza altra possibilità di
appello, la condanna di Pillon per le gravissime affermazioni
che fece nei confronti di Omphalos e delle sue attiviste. Ora
possiamo finalmente dire Pill-off" aggiunge.
L'associazione e i suoi attivisti sono stati difesi dagli
avvocati Saschia Soli e Marco Florit, entrambi parte di rete
Lenford, avvocatura per i diritti Lgbti, ai quali tutta Omphalos
- in un comunicato - esprime un "profondo ringraziamento per
l'impegno e la passione con la quale hanno condotto questo
processo".
"Come abbiamo più volte ricordato, anche in occasione delle
più recenti polemiche sul Ddl Zan - afferma Bucaioni - nessuno
nega al sen. Pillon il diritto di esprimersi, per quanto
medievali e fuori dal tempo possano essere le sue esternazioni.
Ciò che il sen. Pillon, e chiunque altro, non può fare è
sostenere tali opinioni diffamando il lavoro delle associazioni
Lgbtqia+ e raccontando il falso. Questa non può essere
considerata critica politica, altrimenti sarebbe tutto permesso.
Siamo soddisfatti che la Suprema Corte di Cassazione ci abbia
dato nuovamente ragione e abbia ristabilito la verità e la
giustizia in questa triste vicenda".
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