Quello appena trascorso "è stato
un anno impegnativo ma che si è concluso con un bilancio
comunque positivo rispetto a quelli che erano gli obiettivi del
Pnrr, per i quali la Corte d'appello di Perugia, nel settore
civile, non solo li ha raggiunti, ma li ha superati". Lo ha
detto la presidente facente funzioni della Corte, Claudia
Matteini che, in vista della cerimonia di inaugurazione
dell'anno giudiziario che si terrà sabato nel capoluogo umbro.
"Il lavoro fatto è stato indubbiamente molto per raggiungere
questi obiettivi - ha aggiunto - che sono per noi importanti per
riuscire ad acquisire uno standard di produttività che ci
consenta di essere più in linea con quelle che sono le esigenze
che oggi il mondo economico ha".
La presidente ha ricordato che il "2023 è stato un anno
importante per il sistema giustizia in genere perché è entrata
in vigore la riforma Cartabia che, indubbiamente, ha punti di
forza ma anche grandi punti di debolezza e con tutto ciò gli
uffici giudiziari umbri hanno dovuto fare i conti a livello di
riorganizzazione". "E' prematuro parlare dell'impatto della
riforma sull'efficienza della giustizia - ha proseguito -, di
fondo posso tranquillamente affermare che non ci ha semplificato
la vita". "Grande" è stato il lavoro della Corte d'appello anche
rispetto "a tutto il problema dell'edilizia giudiziaria". "Può
sembrare cosa di poco conto - ha detto la presidente - ma
riuscire a far partire dei lavori in un palazzo come questo che
è si sede degli uffici giudiziari ma anche un bene storico
culturale per l'intera cittadinanza non è stato un lavoro di
poco conto. Tantissima è stata l'attività svolta dalla Corte
anche in tutte quelle che sono le attività non prettamente
giudiziarie ma che riguardano l'inserirsi del sistema giustizia
in tutta una rete sociale".
E' stato tra l'altro ricordato come "all'interno della
quasi totalità degli uffici del distretto si registrano
scoperture tra il personale di magistratura" e "anomala rimane
la situazione del tribunale di Spoleto dove formalmente non
risultano scoperture, ma la attuale pianta organica è del tutto
inadeguata rispetto alle accresciute dimensioni del
circondario".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA