/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Cgil, non c'è pace per le famiglie dei morti alla Umbria olii

Cgil, non c'è pace per le famiglie dei morti alla Umbria olii

Per il sindacato la richiesta di risarcimento è 'surreale'

PERUGIA, 30 gennaio 2024, 16:12

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

-     RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Dopo diciotto anni non c'è ancora pace per le famiglie dei lavoratori uccisi alla Umbria Olii di Campello sul Clitunno, in una delle più drammatiche tragedie sul lavoro della storia recente della nostra regione e del nostro Paese. Continuare a insistere, come fa la proprietà dell'azienda, nella surreale richiesta di un risarcimento da oltre 35 milioni di euro alle famiglie, alle vedove, agli orfani dei quattro lavoratori uccisi è qualcosa che dopo tutti questi anni, e dopo una sentenza definitiva per omicidio colposo, fa ancora più male": lo scrivono Maria Rita Paggio e Simone Pampanelli, segretaria generale della Cgil dell'Umbria e di Perugia. "Ci rivolgiamo prima di tutto proprio ai familiari di Maurizio Manili, Tullio Mottini, Vladimir Todhe e Giuseppe Coletti, così come all'unico superstite di quella tragedia, Klaudio Demiri per esprimere, ancora una volta, la nostra vicinanza, immaginando quello che si può provare nel vedersi nuovamente costretti a difendersi, pur essendo le vittime" aggiungono.
    "Parliamo di donne che hanno perso i propri mariti e fratelli - affermano Paggio e Pampanelli in una nota -, di figli cresciuti senza un padre e di un lavoratore che ha visto con i propri occhi i suoi compagni cadere. L'Umbria purtroppo è la regione dei record in quanto a morti sul lavoro, servirebbe davvero un po' di rispetto e di dignità in più".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza